Il conformismo della società fascista vista con gli occhi di una "Malnata": il romanzo di Beatrice Salvioni al centro della riunione del Circolo dei Lettori creativi
Studenti e Prof hanno, per un pomeriggio, riportato indietro insieme le lancette della storia di quasi novant’anni, fino – per intenderci – ai tempi tristi dell’aggressione italiana ai danni dell’Etiopia; e l’hanno fatto per disseppellire, nelle pagine di un bel romanzo, un passato invece tragico e, ad un tempo, grettamente conformista qual è stato quello del ventennio fascista. Questo il “viaggio” a cavallo di letteratura e storia in cui si è avventurato il “Circolo dei Lettori creativi” del Liceo “Ancina” venerdì 12 aprile, tornato a riunirsi in presenza, come di consueto nel parco cittadino adiacente alla scuola.
Lo spunto, molto ricco e suggestivo, era quello dell’opera “La malnata” di Beatrice Salvioni (Einaudi, 2023), racconto di formazione ambientato proprio nell’Italia fascista del 1935-’36, che tratta però di temi ancora molto attuali. In un dialogo come sempre vivace, studenti e docenti si sono confrontati sul rapporto tra genitori e figli, in cui talvolta i primi, che dovrebbero fare da guida ai secondi, si dimostrano impreparati o inadatti, intrappolati nelle loro maschere sociali.
In una società irrigidita nelle proprie regole inviolabili («soprattutto se si è femmine»), la strada per trovare la propria voce, allora, può essere aperta dall’incontro con una ragazza emarginata, «malnata», che proprio per questo si rivela capace di insegnarci a guardare la realtà da una nuova prospettiva, libera e indipendente, più concreta, sia a livello personale (relativo alla propria crescita) che storico. La straordinaria qualità di questo personaggio è quella di far emergere le doti più nascoste di coloro che le si accostano (come la sua amica Francesca) e di aiutarli ad esprimerle; è in grado, in altre parole, «di entrare nella testa della gente per non uscirne più», esattamente come fa la letteratura.
La “lettura creativa” de “La Malnata” segue quella – avvenuta online a gennaio – del romanzo “Balena” di Giulia Muscatelli e precede quella dell’opera “Come vento cucito alla terra” di Ilaria Tuti, sin d’ora calendarizzata per settembre: tutti e tre i titoli sono stati scelti a inizio anno scolastico dagli oltre 70 iscritti con un referendum online, secondo una prassi ormai consolidata per un Circolo che proprio quest’anno compie 15 anni, essendo stato fondato nel 2009 da Gianfranco Bosio, docente di lettere dell’Ancina che tuttora ne coordina le attività insieme al collega Simone Dalmasso.
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