Le classi quarte di Scientifico e Scienze Umane al Cern di Ginevra tra esperimenti e ricerche scientifiche all'avanguardia
Addentrarsi nella microfisica della materia, riproducendone sperimentalmente le fasi primordiali e i primi movimenti: a tal punto primi che ci si abitua a misurarne la lunghezza in femtometri, ovvero in milionesimi di miliardesimo di metro, e il tempo in battiti di ciglia lunghi 10-24 s chiamati yoctosecondi; il tutto reso possibile dalla continua collaborazione di oltre 15mila scienziati da tutto il mondo e dalla miglior tecnologia via via disponibile in termini soprattutto di acceleratori di particelle.
Un obiettivo che non si può certo raggiungere riportando indietro le lancette dell'orologio della storia ma, invece, per mezzo di collisioni di particelle subatomiche (ioni di piombo nell'esperimento in questione, chiamato "Alice") a velocità prossime a quelle della luce, in modo da poter davvero riprodurre quelle fasi primordiali della vita e della materia.
Il buon esito di questa esperienza per gli studenti liceali si deve anche e soprattutto a Davide Giordano, che all'Ancina si è diplomato nel 2015 ed oggi è parte di ricerche scientifiche avanzate proprio al Cern di Ginevra nell'ambito del dottorato in fisica presso l'università di Torino.
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