L'autrice del romanzo "Balena" scrive alla Community letteraria del Liceo: "Grazie per il tempo dedicato a calarvi nei panni di qualcun altro"
Un post non scontato, si diceva, tanto meno nei contenuti,
in cui c’è spazio per un ringraziamento non rituale: “...Ci tengo a
ringraziarvi di cuore. Non per i complimenti - quelli fanno piacere ma il
piacere vola via- io vi voglio ringraziare per aver così bene compreso la mia
storia, per aver capito me, le mie parole. Vi voglio ringraziare per il tempo
che avete dedicato a calarvi nei panni di qualcun altro; vi voglio ringraziare
per l'intelligenza dei vostri ragionamenti scaturiti dall'avventura di Balena”.
L’autrice ha modo di rievocare lo spunto profondamente
biografico che percorre l’opera: “...Per molto tempo mi sono sentita
inadatta, sbagliata, incompresa (...) ma scrivere mi ha regalato un'apertura
sul mondo e oggi che sono diventata donna mi permette di incontrare persone
simili a me, un po' come voi. Forse siamo tutti soli ma ascoltare le storie gli
uni degli altri ci aiuta ad avvicinarci senza giudizio, senza paura, senza
preconcetti...”.
Toccanti anche le parole e l’appello finale con cui Giulia
Muscatelli si congeda affettuosamente dalla Community liceale: “...Io volevo
essere una che avrebbe fatto sentire meno sole le persone attraverso le sue
storie, e se leggo le vostre parole allora sento di esserci riuscita. Perciò
sono io che ringrazio voi. Continuate a leggere, a guardare film e serie tv;
ciascuno di noi ha un universo incasinato dentro e spesso le storie degli altri
sono l'unico modo che abbiamo di mettere ordine”. Firmato,
manco a dirlo, “Balena”.
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