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Il progetto "Vela" ha coinvolto venti studenti del Liceo Ancina

Finanziato da ministero e Ue, prevedeva una prima fase teorica e poi tre giorni di attività al Circolo nautico di Andora

È andato felicemente in porto, è il caso di dirlo, il progetto ‘Vela’, che ha coinvolto 20 studenti del Liceo Ancina prima in una preparazione teorica in classe e, poi, in attività pratiche presso il Circolo nautico di Andora, dove per tre giorni – da mercoledì 31 maggio a venerdì 2 giugno – i liceali hanno avuto modo di prendere progressivamente le misure all’imbarcazione in acqua, arrivando a livelli di formazione e di autonomia di tutto rispetto.

Un successo, dunque, per un’iniziativa proposta dal dipartimento di scienze motorie premiata da un significativo finanziamento ministeriale a valere sulle risorse europee del Piano Operativo Complementare nell’ambito di una misura che intendeva incentivare “l’avvicinamento dei giovani a discipline sportive esercitate in gruppo e a diretto contatto con l’ambiente”: da qui l’idea, vincente, di puntare sullo sviluppo della conoscenza dell’ambiente marino attraverso la pratica della vela, concependo la barca come un autentico “sistema interdisciplinare complesso”.

In effetti, già durante la fase teorica in cui sono stati forniti i primi rudimenti della vela, ma ancor più nei tre di giorni di attività pratica intensiva ad Andora gli studenti del Liceo hanno avuto modo di applicare molte conoscenze apprese in altre discipline, rivelatesi imprescindibili anche per condurre una barca a vela: navigare, d’altronde, equivale a un’esperienza densa di implicazioni scientifiche, in cui giocoforza s’incontrano, a titolo di esempio, tutti e tre gli stati della materia (in fin dei conti si tratta di sfruttare il vento, ovvero un movimento aeriforme, per veicolare una solida imbarcazione in un ambiente liquido, il mare), senza dimenticare il principio di Archimede e le leggi tutte della meccanica newtoniana. Non a caso, lo stesso Galileo fece ricorso all’esempio della nave in viaggio a velocità costante per esporre quella che sarà la cosiddetta relatività galileiana.

Proprio per questo, secondo il prof. Andrea Fiorito che ha coordinato il progetto per il Liceo Ancina, “è stata un’esperienza didattica davvero utile, che ha permesso di dischiudere conoscenze e collegamenti interdisciplinari altrimenti inimmaginabili e d’incontrare l’entusiasmo dei partecipanti, anche grazie alla preziosa collaborazione del Circolo nautico di Andora, cui va il nostro grazie”.

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