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Valery, da liceale sul podio delle "Olimpiadi" di scienze, oggi neolaureata (con lode e dignità di stampa) in Medicina

All'Ancina dal 2012 al 2017, agli studenti di oggi dice: "Non stancatevi di seguire il vostro istinto"

“Non mi interessa se la storia che mi racconti è vera. Voglio sapere se sai deludere pur di difendere la tua autenticità, se puoi sopportare di aver tradito senza però tradire la tua anima; se sei capace di essere inaffidabile per gli altri ma affidabile per te. Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando bella non è, tutti i giorni, se la sua presenza ti nutre. (cit. “al centro del fuoco”). 

Spesso durante il nostro percorso di studi e di vita non sappiamo vedere la bellezza delle cose quando è presente ma, anche quando non c’è bellezza in certi periodi, sta a noi fare lo sforzo di andarla a cercare e di scovarla; questo penso sia l’unico modo per andare avanti negli studi e nella vita in generale, ma anche poi nel mondo del lavoro e di nutrire la propria anima per non rimanere persone prive di obiettivi. Questa è una delle cose che ho imparato al Liceo Ancina e che mi è servita tanto nel futuro; mi chiamo Valery Botta e sono stata studentessa del Liceo a indirizzo scientifico dal 2012 al 2017, anno della temuta maturità e delle scelte che indirizzeranno poi la tua futura vita.

All’epoca mi piaceva molto scrivere e ricordo che partecipai al concorso “Insieme per la vita” di cui ci aveva parlato la prof. Morano durante le sue ore di insegnamento: il tema del concorso era la fecondazione assistita e il problema degli “uteri in affitto”, il quale è spesso correlato a situazioni di povertà e sfruttamento di donne che vivono in condizioni di forte disagio economico. Grazie a questo concorso ebbi la possibilità di informarmi per conto mio su argomenti di medicina e, inoltre, vincendo il concorso durante il quinto anno di liceo ottenni la possibilità di vincere un viaggio all'europarlamento di Strasburgo e di partecipare a una seduta sul tema dei diritti umani e di fare lavori di gruppo con studenti di tutta Italia.

Ricordo anche molto bene cosa mi spinse a studiare Medicina: una volta all’anno nell’Aula Magna del Liceo si tenevano i giochi di Scienze biologiche e di Scienze della Terra, io partecipai e mi classificai per partecipare alle gare regionali che si tenevano al liceo Avogadro di Torino. Alle regionali arrivai sul podio e mi piacque tantissimo quella esperienza, al punto di iniziare a studiare quelle materie per conto mio. Inoltre la prof. Allasia, notando il mio interesse, mi ricordo che mi fornì materiale per lo studio e per la mia tesi di maturità e ricordo che credette in me da subito quando le dissi che volevo fare Medicina e mi fornì preziosi consigli.

Spesso nel percorso di studi è davvero utile trovare prof che credano nelle tue capacità e che non ti facciano sentire solo un numero. Io ho avuto questa fortuna, inoltre mi sono da sempre piaciute le sfide e negli anni del liceo le materie più difficili spesso mi fornivano nuovi stimoli e se non capivo qualcosa, cercavo di informarmi e di entrare nel cuore della materia. Al liceo ho imparato appunto a non arrendermi davanti alle difficoltà e a trovare la bellezza nelle cose difficili, nei problemi, perché spesso da lì nasceva una soluzione inaspettata e scoprivo nuove capacità che non sapevo di avere. 

Il mio consiglio per i posteri è saper vedere sempre il lato positivo in tutto ciò che si fa e non arrendersi davanti alle prime difficoltà perché più si andrà avanti e più sembreranno grandi, ma le soddisfazioni nel trovare sempre nuove soluzioni arriveranno. Un altro consiglio è di unire le proprie passioni al proprio lavoro e non fare mai nulla a caso, ma fare tutto con motivazione e dando il massimo perché solo così è possibile trovare la propria strada. 

Io mi sono laureata il 20 Marzo 2023 in Medicina e Chirurgia a Torino, votazione 110 e Lode e Dignità di Stampa della tesi; attualmente lavoro come medico, facendo sostituzioni di medici di medicina generale e nelle palestre e piscine e ho fatto delle giornate come medico prelevatore per i donatori di sangue, nel frattempo sto studiando per il test di specializzazione e sto cercando di capire quale sia la mia strada e che genere di medico vorrei essere. Ho fatto la mia tesi di Laurea in Neurologia sulla SLA, e la mia idea principale sarebbe di entrare in specializzazione di Neurologia a Torino, ma non escludo anche altre strade e possibilità che potrebbero interessarmi. Mi sento un po’ come quando avevo appena finito l’esame di maturità ed  ero allo stesso tempo soddisfatta ma anche piena di interrogativi e un po’ persa davanti alle infinite scelte davanti  a me. Beh in questo caso ciò che consiglierei a qualcun altro, ma anche a me stessa ogni giorno, è di seguire il proprio istinto e i propri giorni, perché ognuno dentro di sé sa già dove vuole arrivare e cosa vuole per il suo futuro.

Valery Botta


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