Di nuovo nel "suo" liceo dopo 18 anni: "Negli occhi dei ragazzi rivedo le nostre paure e le nostre ambizioni"
Il ritorno all'Ancina, da orientatrice, di Elisabetta Ramonda, che ai liceali di oggi consiglia: "Giocate la partita della vita come fosse sempre una finale!"
Abbiamo incontrato quasi per caso Elisabetta Ramonda tra le mura dell'Ancina, proprio quelle mura dove aveva trascorso cinque anni e dov'è tornata nelle scorse settimane: stavolta però, per così dire, dall'altra parte della barricata, non per essere formata ma per formare a sua volta i ragazzi dell'ultimo anno alle prese con la scelta, delicata e impegnativa, circa il loro futuro.
Quali anni hai trascorso all'Ancina, Elisabetta?
Ho trascorso all'Ancina il quinquennio 2000-2005.
Indirizzo?
Al tempo il corso di studi frequentato si chiamava socio-psico-pedagogico
La tua attività oggi?
Sono una psicologa orientatrice.
Il tuo più bel ricordo anciniano.
L'esame di maturità dove ho potuto iniziare a vedere i frutti del lavoro svolto.
Una cosa che hai imparato e ti è servita...
La capacità di organizzazione e gestione: ora è parte della mia attività lavorativa
Un consiglio a chi inizia oggi il Liceo?
Vivi "a squarciagola" questo spazio di crescita. Non giocare al ribasso, mettiti in gioco e... ricorda che la ricchezza maggiore la tieni tu.
Ho trascorso all'Ancina il quinquennio 2000-2005.
Indirizzo?
Al tempo il corso di studi frequentato si chiamava socio-psico-pedagogico
La tua attività oggi?
Sono una psicologa orientatrice.
Il tuo più bel ricordo anciniano.
L'esame di maturità dove ho potuto iniziare a vedere i frutti del lavoro svolto.
Una cosa che hai imparato e ti è servita...
La capacità di organizzazione e gestione: ora è parte della mia attività lavorativa
Un consiglio a chi inizia oggi il Liceo?
Vivi "a squarciagola" questo spazio di crescita. Non giocare al ribasso, mettiti in gioco e... ricorda che la ricchezza maggiore la tieni tu.
Infine, le tue impressioni nel ritornare, in ruolo diverso, nelle aule del Liceo che è stato il tuo.
Anche a distanza di anni "Salire in cattedra..." nell'istituto in cui si è studiato non è cosa semplice. Si riconoscono le paure, le ambizioni, i sogni...negli occhi dei ragazzi/e e senti forte l'emozione. Come orientatrice non avevo "ricette pronte" da consigliare, ma un messaggio da riferire: "La strada che vi attende sarà tanto meravigliosa quanto più la costruirete direttamente con le vostre energie, fatiche e l'unicità individuale che vi contraddistingue. Giocate la partita della vita come se foste sempre in finale... godendovi tutto lo spettacolo.
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