Tra risoluzioni e 'positions papers', la nostra studentessa ci racconta la sua partecipazione all'iniziativa promossa dall'ONU a Marrakech a fine novembre
Lo scorso 23 settembre ho ricevuto una mail da mio padre in cui c’era il link al sito dell’IDA (Italian Diplomatic Academy), dove pubblicizzavano brevemente una interessantissima iniziativa rivolta a studenti provenienti da tutto il mondo sia delle scuole superiori che universitari, di simulazione dei lavori delle Commissioni Onu nell’ambito del progetto FWW-MUN (Future We Want Model United Nations), da loro organizzata e che si sarebbe tenuta di lì a poco in Marocco e precisamente a Marrakech. Mi ha sempre incuriosito molto il mondo della diplomazia: fin da piccola trovavo affascinante il modo in cui i problemi globali potessero essere discussi e risolti in un gruppo ristretto di persone che quindi avevano una grandissima responsabilità nei confronti di miliardi di persone; perciò “ho colto la palla al balzo” e, dopo numerose mail colme di informazioni, mi sono iscritta al progetto senza pensarci un attimo.
La fase preparatoria
Nella prima fase ho partecipato in
particolare a 2 video-conferenze tenutesi nei due sabati precedenti alla
partenza, con presentazioni “full-immersion” interamente in inglese, della
durata complessiva di circa 6 ore ciascuna. Grazie ad esse e alla grande abilità
di insegnamento di Riccaro ho scoperto la storia dell’Onu e dei suoi organi
principali e ho imparato tutte le regole da rispettare nel corso della
simulazione.
Durante la simulazione infatti,
ci saremmo dovuti confrontare con ragazzi provenienti da tutto il mondo in
veste di ambasciatori, ciascuno rappresentante uno Stato specifico (io per
esempio rappresentavo la Colombia), per discutere all’interno del comitato cui
eravamo stati assegnati (il mio era lo IOM- The
International Organization for Migration) su una tematica specifica (nel
mio caso “garantire ai lavoratori migranti e alle loro famiglie l’accesso al
sistema sanitario preventivo”). L’obiettivo era quello di raggiungere degli
accordi internazionali sul tema dibattuto e che sarebbero state oggetto di un
documento ONU.
Al termine delle lezioni di
formazione on-line dovevamo scrivere un documento word, detto “Position Paper”,
che indicava la posizione sull’argomento del Paese che rappresentavamo e che ci
sarebbe servito nella simulazione durante i primi discorsi in pubblico per
esprimere il punto di vista del Paese e comprendere chi fossero i Paese alleati
e quelli in disaccordo rispetto alla nostra filosofia. La ricerca perciò,
scritta ovviamente in inglese e formata da numerosi punti specifici di
approfondimento sul tema, doveva essere molto accurata, precisa e soprattutto
completa, e riguardare tutti gli aspetti della storia/politica della Nazione.
Inoltre, per completare la
preparazione iniziale, c’erano anche delle video lezioni di “Public Speaking
& Leadership” da seguire, per apprendere le tecniche di comunicazione
efficace in pubblico e di gestione delle emozioni che mi sono piaciute
moltissimo.
La seconda fase: l'esperienza a Marrakech
Terminata la prima fase
preparatoria, finalmente e non vedevo l’ora, ci siamo preparati per il viaggio
in Marocco che sarebbe durato una settimana (dal 23 al 29 Novembre). Dovevamo
prendere un volo diretto verso Marrakech. Io e un gruppetto di altri ragazzi
italiani, iscritti a questo progetto, ci siamo incontrati in aeroporto e,
nonostante fossi la più piccola, mi sono subito trovata molto bene con loro,
grazie anche alla passione che ci accomuna. In Marocco alloggiavamo in gruppi
da 4 in appartamenti molto grandi e moderni dell’Hotel Palm Plaza, in cui,
grazie alle numerose e spaziose sale conferenze, si svolgevano anche le
simulazioni.
Durante i primi 2 giorni dopo il
nostro arrivo abbiamo partecipato a delle lezioni a nostra scelta in inglese o
in francese su temi dell’attualità, svolte da professori universitari ed
esperti. Abbiamo anche avuto modo di ascoltare la storia dell’ambasciatrice
georgiana in Marocco, che ha tenuto anche il discorso di apertura ufficiale della
simulazione.
Al termine del discorso di
apertura, le varie commissioni (IOM-The International Organization for
Migration, SOCHUM-The Social, Humanitarian, and Cultural Committee, e UNEA
- The United Nations Environment Assembly) si sono divise in 3 sale
conferenze diverse, aventi ognuna all’incirca 150 “ambasciatori”, a capo delle
quali c’erano un “Chair” e un “Co-Chair” che regolavano i dibattiti. Per prima
cosa si doveva fare un discorso generale sul Paese rappresentato e ascoltare
quelli dei tuoi colleghi. Durante gli “Unmoderated caucus”, invece, si
abbandonavano le formalità e si cercava di stabilire legami con paesi con
politiche affini alla tua, per scrivere una “Draft Resolution”: in questa fase
la commissione era divisa in gruppi di alleati che cercavano l’appoggio di
altri Paesi per risolvere la problematica evidenziata nell’argomento originario
(nel mio caso specifico garantire l’accesso al sistema sanitario preventivo ai
lavoratori migranti e alle loro famiglie). Al termine delle commissioni si
votava la risoluzione migliore, che sarebbe poi finita sul sito del FWW-MUN. Ebbene
con grande soddisfazione il gruppo di lavoro cui appartenevo è riuscito ad
ottenere l’approvazione della risoluzione nella votazione finale.
Dopo 3 giorni
di simulazioni che si svolgevano nell’arco dell’intera giornata (dalle 8.30
alle 13 e dalle 14 alle 18.30) si è tenuta la cerimonia di chiusura, al termine
della quale siamo andati a cena tutti insieme con i nostri tutor.
Abbiamo
trascorso gli ultimi 2 giorni a visitare l’affascinante Città Rossa (Marrakech),
la famosa piazza “Jamaa el Fna” gli animati e caratteristici “suk”, il museo
dell’acqua, i Giardini Majorelle e la celebre casa di Yves Saint Laurent e ci
siamo divertiti anche molto ad affrontare a dorso di cammello il deserto in una
suggestiva cornice al tramonto… Che dire, una fantastica esperienza che mi ha
fatto scoprire posti e culture profondamente diversi, conoscere ragazzi
provenienti da tutto il mondo con cui confrontarmi su tematiche di attualità,
approcciarmi al mondo della diplomazia internazionale, da consigliare
sicuramente !!!
Sofia Dragone
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