Ex Anciniana ha esposto alle sei classi quinte dell'Ancina il "Cicetekelo Youth project" dell'Associazione "Comunità Papa Giovanni XXIII"
Le classi quinte del Liceo “Ancina” hanno avuto il
privilegio di conoscere questa iniziativa con informazioni per così dire “di
prima mano”, nella viva voce di Giulia Fea, a sua volta ex Anciniana oggi
studente universitaria, che vi ha speso sei mesi di volontariato in azioni
mirate ad arginare il fenomeno dei bambini di strada così come la malnutrizione
infantile: qualcosa che per lei, iscritta a scienze infermieristiche
pediatriche a Torino, ha rappresentato
un tirocinio formativo di alto livello, oltre che un’esperienza umana
senza pari.
L’associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII” proprio in
Zambia, su richiesta del vescovo locale, aprì la prima casa famiglia all’estero
a metà anni Ottanta: da lì l’impegno si è venuto progressivamente ampliando
sino a concentrarsi su attività di reinserimento familiare e sociale di orfani
e bambini vulnerabili e di supporto scolastico ed educativo, senza dimenticare
il sostegno alimentare e sanitario e la formazione professionale, con corsi
biennali di falegnameria, agricoltura e meccanica che negli anni hanno messo
capo a numerose attività lavorative oggi in grado di autosostenersi e di
rappresentare altrettanti casi di successo insieme economico e sociale.
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