I lavori della classe 3A del liceo Scienze Umane spaziano dall'Etna a Machu Picchu, dalle vette delle Dolomiti ai fiordi della Norvegia
Volantini e pieghevoli, fly pubblicitari e manifesti,
locandine e dépliants, brochure e poster: davvero non c’è elemento e formato
grafico che le studentesse della classe 3A del Liceo Scienze Umane non abbiano
saputo valorizzare in questa campagna di comunicazione mirata ai beni
rientranti nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità redatta
dall’Unesco.
Un lavoro senza dubbio intrigante, che ha mosso i primi
passi nell’ambito delle lezioni a cavallo di storia dell’arte ed educazione
civica dedicate dalla loro insegnante, Alice Porasso, all’ampio tema dei “beni
culturali” e della loro tutela ad opera di istituzioni ed enti diversi (Unesco,
Ministero, Soprintendenze…): a partire da qui la scelta di assegnare un
“compito di realtà”, ovvero la valorizzazione concreta di un singolo bene
culturale a scelta delle ragazze che nell’occasione hanno lavorato in coppia.
Il risultato è stato efficace e sorprendente: c’è chi ha individuato “mete” esotiche come l’incantevole barriera corallina australiana o l’eterna bellezza della città inca Machu Picchu, chi invece ha preferito restare nei confini del “Belpaese”, che d’altronde in fatto di beni Unesco è primatista mondiale, promuovendo siti naturali, come le Dolomiti, la costiera amalfitana o il Monte Etna; e chi, sempre in Italia, ha scelto di concentrarsi su siti culturali, come la reggia di Caserta, il Colosseo o il centro storico di Firenze. E chi, ancora, ha optato per le meraviglie della Norvegia o per quelle del Parco di Yellowstone.
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